Quattro “fratelli” hanno scritto una canzone che ha fatto piangere l’America. Quando l’hanno cantata in TV, hanno spezzato cuori ovunque

STORIE DI VITA

Alcune canzoni sono destinate a durare per sempre. Sono così potenti che, anche dopo anni dalla loro uscita, riescono ancora a suscitare forti emozioni, siano esse amore, nostalgia, tristezza o felicità.

Quando pensiamo a pezzi di musica così eterni, una delle canzoni che ci viene in mente è More Than a Name on a Wall. Cantata dai Statler Brothers, composti da Don e Harold Reid, Phil Balsley e Lew DeWitt, questa melodia fa piangere milioni di persone. Onora i soldati che hanno combattuto durante la guerra del Vietnam, che ha causato più di 50.000 morti, attraverso la storia di una madre in lutto che visita il Vietnam Wall e prega affinché suo figlio sia più di un semplice nome scritto su quel muro.

La canzone ha raggiunto il sesto posto nella classifica Billboard Hot Country Singles.

I Statler Brothers iniziarono la loro carriera musicale come coristi per Johnny Cash, che attirò la loro attenzione durante una performance alla fiera di Roanoke a Salem, Virginia, prima di diventare famosi. Molte delle loro canzoni sono ancora grandi successi.

La storia dietro la collaborazione tra Cash e i Statler Brothers, che combinano i suoni del country con le melodie gospel, racconta che furono assunti con una semplice stretta di mano. All’epoca, Cash stava promuovendo il suo sedicesimo album.

Reid ha detto a proposito di Cash: «John era un’enciclopedia musicale vivente, parlante e cantante.»

Nei 10 anni successivi, il gruppo si esibì accanto a Cash, che li aiutò a diventare hitmakers con Columbia Records. Nel 1965, il loro successo Flowers on the Wall, che mescolava country e pop, superò Help! dei Beatles e Stop in the Name of Love delle Supremes nelle classifiche. Questo successo fece guadagnare ai Statler Brothers due Grammy Awards: Miglior nuovo artista country e western e Miglior performance contemporanea (gruppo).

La canzone riprese popolarità nel 1994 quando Quentin Tarantino la inserì in Pulp Fiction in una scena in cui il personaggio di Bruce Willis, Butch, investe quello di Samuel L. Jackson mentre la canzone suona alla radio dell’auto.

Il gruppo ha condotto il proprio spettacolo di varietà su The Nashville Network (TNN) dal 1991 al 1998. Nel 1992, lo spettacolo, che metteva in evidenza le capacità comiche di Harold, divenne il programma più popolare del network, stabilendo un record per gli ascolti più alti nella storia di TNN.

In un episodio, un’esibizione toccante di More Than a Name on a Wall ha commosso il pubblico, facendo piangere gli spettatori in tutta l’America.

Jimmy Fortune, che sostituì DeWitt dopo il suo ritiro per motivi di salute e successivamente morì nel 1990, scrisse la canzone e parlò dell’ispirazione che la motivò. «La guardi. Guardi ognuna di quelle linee da lontano, le vedi impilate una sopra l’altra, e sembrano andare avanti per sempre. E ho realizzato che quello era il figlio di una madre. Era il marito di qualcuno. Tutte le storie e i ricordi di quel bambino… Mi ha colpito che sono più di un nome su un muro.»

Ascoltali cantare More Than a Name on a Wall nel video qui sotto. Ti darà i brividi.

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