Tre anni fa ho sposato una donna di cui mi sono innamorato a prima vista. Il suo matrimonio precedente era stato un fallimento, ma questo non mi ha mai fermato.
Sei mesi di incontri romantici mi hanno convinto che volevo passare la mia vita con lei. Le ho fatto la proposta e presto siamo diventati marito e moglie.
Le nostre carriere andavano a gonfie vele, i nostri guadagni ci permettevano di non farci mancare nulla: abbiamo ristrutturato con stile l’appartamento, comprato un’auto e viaggiato.
Avevamo in programma di avere figli, ma per il momento ci godevamo semplicemente la compagnia l’uno dell’altra. Nonostante gli impegni, trovavo sempre il tempo per sorprenderla con regali inaspettati.
Quel giorno di giugno iniziò come al solito. Aspettavamo con impazienza la nostra vacanza tanto attesa, e proprio quel giorno ho ricevuto un bel bonus.
Volevo farle una sorpresa speciale. Mi è venuta un’idea: un mazzo di splendide rose.
Ho ordinato la consegna direttamente a casa. Ho deciso di non firmare il biglietto, così avrebbe dovuto indovinare da sola chi le aveva inviato quel regalo.
Per sicurezza, ho chiesto al corriere di scattare una foto al momento della consegna. Tutto era andato alla perfezione. Mi immaginavo già il suo sorriso, il suo abbraccio la sera, il suo ringraziamento.
Ma quando sono rientrato, non ho trovato né il bouquet né la gioia nei suoi occhi.
«Strano», ho pensato. Ho chiesto con noncuranza: «Com’è andata la tua giornata?» Lei ha solo alzato le spalle, senza dire una parola sui fiori.
Un brivido mi ha attraversato la schiena. Sentivo che qualcosa non andava. Avrei potuto chiederle direttamente, ma sapevo che avrebbe trovato una scusa. Così ho fatto un passo drastico: ho preso il suo telefono.
Non ho dovuto cercare a lungo. Nella chat con un certo “VM” (iniziali che non mi dicevano nulla), ho trovato qualcosa che ha distrutto tutto in un attimo.
Gli aveva scritto riguardo ai fiori, convinta che fossero da parte sua. E quando non ha ricevuto risposta, ha deciso di nasconderli da sua madre per non farmi sospettare.
Il puzzle si è composto in un secondo. Mi tradiva da sei mesi.
Non provavo dolore, solo un vuoto immenso.
Il divorzio era inevitabile.
Oggi non ho fretta di iniziare una nuova relazione. La fiducia è troppo fragile. Può essere persa in un secondo, ma recuperarla è quasi impossibile.
