A 45 anni, ho improvvisamente realizzato di aver perso la cosa più importante della mia vita: mia moglie Olesya.
Ci siamo conosciuti all’università, durante il primo anno della facoltà di medicina. Olesya era snella, bella e straordinariamente intelligente. Riusciva facilmente a conquistare la simpatia anche dei professori più severi e otteneva sempre voti eccellenti. Cercavo di attirare la sua attenzione, le regalavo fiori, le offrivo del caffè e studiavamo insieme per gli esami. Così, gradualmente, abbiamo iniziato a frequentarci.
Dopo l’università ci siamo sposati e, poco dopo, è nato nostro figlio, Mihaylik. Cinque anni dopo, è nata nostra figlia Khristina. Tutto andava bene, ma col tempo ho cominciato a sentire la noia.
Col passare degli anni, tutto è diventato monotono. Tornavo a casa e trovavo sempre la stessa zuppa sul fornello e le stesse conversazioni, principalmente sul lavoro. Ho iniziato a notare che Olesya non era più quella di una volta: erano comparse rughe, aveva preso qualche chilo in più, e persino la nostra vita intima non funzionava più come prima. Desideravo qualcosa di nuovo, qualcosa di vivo, e sentivo più rifiuti di quanti ne sperassi.
Poi, sul mio orizzonte, è apparsa Valeria, una collega di lavoro. Aveva solo 30 anni, era giovane, attraente e aveva sempre uno scintillio negli occhi. Mi invitava spesso a prendere un caffè, mi portava delle cioccolatine, e parlavamo a lungo di vari argomenti. Ho persino cominciato a prendere turni notturni appositamente per trascorrere più tempo con lei. Sembrava che non valesse la pena tornare a casa quando accanto c’era una presenza così sincera.
La nostra relazione si trasformò rapidamente in un romanzo, e decisi di porre fine al mio matrimonio con Olesya. Ci separammo pacificamente, senza scandali. Lei disse semplicemente a bassa voce: «Lo sapevo da tempo», mentre raccoglievo le mie cose.
Ma i figli non mi perdonarono. Mio figlio dichiarò che non ero più suo padre e che avevo agito in modo meschino. Non volevano vedermi felice con un’altra donna.
Vissi con Valeria nel suo appartamento con una stanza, insieme al suo figlio da un precedente matrimonio. Il suo ex marito aiutava raramente finanziariamente, e non posso dire di essere riuscito a instaurare un buon rapporto con il ragazzo. Era ingovernabile e maleducato: non appena non otteneva ciò che voleva, scoppiavano crisi e ribellioni. Quando gli facevo delle osservazioni, mi rispondeva: «Non sei mio padre, non comandare». Valeria lo difendeva sempre, ricordandomi che ero un estraneo in quella situazione.
Dopo un po’, Valeria annunciò di essere incinta. Pensai che questo ci avrebbe avvicinati, ma la situazione peggiorò. Iniziò a insistere per comprare un nuovo appartamento, sostenendo che «qui saremmo troppo stretti». Presi un prestito, e ora sono sommerso dai debiti, cercando di pagare un appartamento di tre stanze, nonostante il mio stipendio da medico non sia molto elevato.
Ripensavo spesso a Olesya. Era stata una moglie meravigliosa. Ora, le rughe e i chili in più non mi importano più. Ricordo quanto bene cucinasse, l’ordine che regnava in casa, come mi sosteneva nei momenti difficili, credeva in me e mi chiamava il miglior marito.
Oggi mi sento un nessuno. I miei figli non mi parlano più e non so a chi rivolgermi per aiuto. Olesya si è trasferita in Canada dai parenti, lavora in ospedale e si è risposata. Anche i figli sono andati a vivere con lei; ora vivono a Ottawa. Lo ho saputo da una vicina, quando sono andato nel nostro vecchio appartamento — si è scoperto che era stato venduto e nessuno me l’aveva detto.
Adesso non so più cosa fare. Non voglio vivere con Valeria, ma abbiamo un figlio in comune. E Olesya ha una nuova vita e un nuovo marito. Lei non mi accetterà più, e i figli si sono dimenticati di me.
Come posso riconquistare la fiducia e l’amore di Olesya? Credo che non sia mai troppo tardi per rimediare a tutto. Sono disposto a percorrere ogni angolo del mondo per lei.
